Nella struttura quadrangolare a ridosso del muro di temenos è stata trovata, tra le altre, una base in trachite di notevoli dimensioni (con altezza di cm 83,7, e base di cm 51,5 x 40) e iscrizione. La base d’appoggio del monumento è costituita da un plinto (alto 12,5 cm) a corpo rigonfio. Il coronamento è articolato dal basso in becco di civetta, toro e abaco appena rastremato. Il piano superiore presenta la cavità per il perno di piombo per la figura che doveva alloggiarvisi sopra: probabilmente una figura umana stante a piedi uniti.
Sulla base è incisa un’iscrizione in scriptio continua con ductus sinistrorso su due righe: la prima corre su due lati dell’abaco, la seconda sui due lati corrispondenti della parte alta del corpo. La grafia è arcaica e di tipo orvietano, la paleografia indica una datazione all’ultimo quarto del VI sec. a.C.
Le due righe corrispondono ad un solo enunciato:
kanuta larecenas laute/nita arantia pinies puia turuce
“Kanuta, liberta della gens Larecena, moglie di Arnt Pinie, donò alle Tluschva del Marvet nel Faliatere”
da: S. STOPPONI, Campo della Fiera di Orvieto: nuove acquisizioni, in Annali Fondazione Faina XVI, 2009, pp. 425-478.