CAMPUS FORI

Alle pendici occidentali del pianoro tufaceo sul quale sorge Orvieto si apre una vasta area pianeggiante il cui toponimo ne tradisce la secolare destinazione e la vera e propria “vocazione” allo svolgimento di mercati e fiere periodiche: Campo della Fiera. Nei documenti medievali infatti l’area è già definita campus fori o campus nundinarum, cioè luogo di mercati a cadenza regolare. Un settore dell’ampia località era noto nella toponomastica ottocentesca con il suggestivo nome di “Giardino della Regina” (oggi “Podere Giardino”). In questa zona dal 2000 vengono condotte annuali campagne di scavo, dapprima dall’Università di Macerata, ora dall’Università di Perugia, affiancata dal 2009 dall’Università di Foggia. L’area oggetto d’indagine è stata individuata confrontando ed incrociando sia i dati noti dalla letteratura scientifica sia quelli derivati da ricerche di superficie e d’archivio. Diversi ed autorevoli pareri espressi da studiosi di ambito etruscologico inoltre suggerivano da tempo di cercare proprio a Campo della Fiera di Orvieto il Fanum Voltumnae. In questa stessa zona, già allo scorcio del XIX secolo, alcuni scavi archeologici avevano rivelato la presenza di un luogo di culto etrusco. Nel 1876 tornarono infatti in luce resti di strutture murarie in tufo e si recuperarono le pregevoli terrecotte architettoniche oggi conservate al Pergamon Museum di Berlino. Le ricerche condotte un decennio più tardi in vocabolo Gabelletta, zona contigua a quella delle precedenti indagini, permisero di mettere in luce una strada basolata romana, terrecotte architettoniche etrusche, sepolture etrusche e romane, epigrafi sepolcrali latine. Nonostante l’elevata qualità dei materiali recuperati, la documentazione degli scavi ottocenteschi non consente di stabilire con esattezza l’ubicazione dell’area sacra, i caratteri del culto che vi si praticava, il riconoscimento delle divinità titolari. Infine, i consistenti e significativi materiali, fra cui numerosi frammenti di terrecotte architettoniche, recuperati nel corso di sistematiche ricerche di superficie hanno convinto a riprendere le indagini nell’area di Campo della Fiera.

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